venerdì 28 luglio 2017

TOXOPLASMOSI E GRAVIDANZA



La toxoplasmosi è una zoonosi causata da un parassita protozoario, il Toxoplasma gondii in grado di infettare ogni tipo di mammifero, compreso l’uomo. Il suo ciclo biologico presenta sia uno stadio sessuato che uno stadio asessuato e si può svolgere sia in ospiti intermedi (suini, ovini, bovini e uomo) che in un ospite definitivo (gatto). Lo stadio asessuato ha luogo sia in animali erbivori che carnivori che ingeriscono le oocisti infettive (forme resistenti) presenti nel terreno contaminato. Lo stadio sessuato può avvenire solo nell’intestino del gatto. Le oocisti ingerite si replicano all’interno delle cellule epiteliali della mucosa intestinale e poi vengono escrete con le feci dell’animale. Un ospite intermedio che entra in contatto con le feci contaminate può contrarre l’infezione.

La toxoplasmosi è una malattia infettiva che, se contratta in gravidanza, può essere trasmessa dalla madre al feto (trasmissione verticale transplacentare) e comportare la comparsa della fetopatia toxoplasmica che si può presentare in diverse forme:

-          FORMA ASINTOMATICA (parto pretermine);

-          FORMA LOCALIZZATA o TETRADE DI SABIN (patologie a livello neuro-oculare rappresentate dalla comparsa di convulsioni, idrocefalo, corioretinite e calcificazioni endocraniche); 

-          FORMA DIFFUSA che si manifesta attraverso una disseminazione pluriviscerale (aborto o parto pretermine di feto morto);

-          FORMA TARDIVA molti mesi o addirittura anni dopo la nascita si può avere comparsa di sintomatologia specifica (sordità e lesioni corioretiniche).

Al momento in cui una gravidanza viene accertata è d’obbligo nella donna effettuare il dosaggio del titolo anticorpale specifico (IgM e IgG) per verificare la presenza di una positività o meno. Nel caso in cui i risultati siano negativi la donna dovrà seguire per tutto il periodo della gestazione una serie di regole comportamentali, allo scopo di prevenire la contrazione dell’infezione durante la gravidanza. 

REGOLE COMPORTAMENTALI E ALIMENTARI IN GRAVIDANZA:

-           Lavare sempre accuratamente le mani prima della preparazione dei cibi e dopo aver              maneggiato alimenti crudi; pulire gli utensili da cucina utilizzati ed il piano di lavoro;

-           Lavare bene frutta e verdura sotto l’acqua corrente;

-           Non consumare carni e pesci crudi o poco cotti (bistecca al sangue, roast-beff, carpaccio,             tagliata, frutti di mare);

-           Non consumare insaccati crudi (prosciutto crudo, salame);

-           Lavare accuratamente le mani se si viene a contatto con del terriccio;

-           Mantenere un comportamento prudenziale quando si entra in contatto con un gatto (lavaggio             accurato delle mani dopo aver effettuato la pulizia della lettiera).


Dott.ssa  Mariagrazia Apice

Fonti bibliografiche
- Whashington Winn Jr et all "Microbiologia diagnostica" - Ed. Delfino A.

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