martedì 16 gennaio 2018

LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO E L‘ALIMENTAZIONE




La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una condizione clinica caratterizzata da reflusso di contenuto gastroduodenale nell’esofago con comparsa di sintomi in grado di interferire con la qualità della vita. Se la valvola che separa l’esofago dallo stomaco (sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome può risalire lungo l’esofago nel torace.



I sintomi tipici sono:

la pirosi retrosternale (sensazione di bruciore che esordisce in corrispondenza dello stomaco o dalla porzione inferiore del torace e che risale verso il collo) e il rigurgito (percezione di liquido con sapore acido all’interno della cavità orale).



I sintomi meno specifici sono:

la difficoltà digestiva, la disfagia, le eruttazioni, il gonfiore addominale, l’ipersalivazione e il dolore epigastrico,



Una buona percentuale di pazienti riferisce alcune manifestazioni definite “extraesofagee” quali:

asma bronchiale, tosse cronica, faringite, laringite, perdita di smalto dentario, raucedine e dolore toracico non cardiaco.

Il protrarsi della malattia nel tempo può comportare la comparsa di complicanze:

esofagite, ulcera esofagea ed esofago di Barrett (condizione definita come metaplasia in cui le pareti dell’esofago non possiedono più cellule normali ma queste sono sostituite da cellule intestinali);



Errate abitudini dietetico-comportamentali (pasti abbondanti, cibi ricchi di grassi,
caffeina), il fumo di sigaretta, terapie farmacologiche prolungate nel tempo per patologie croniche, gravidanza e obesità possono esacerbare la MRGE.

In particolar modo il sovrappeso, soprattutto se caratterizzato da depositi di grasso
a livello della parete addominale, può avere un ruolo importante nella manifestazione della MRGE. Infatti, l’accumulo di grasso comporta un aumento della pressione all’interno del compartimento addominale e quindi dello stomaco, che tende a spingere il contenuto gastrico verso l’alto oltre a provocare un rallentato svuotamento gastrico.
Naturalmente una corretta diagnosi medica ed un adeguato approccio farmacologico sono alla base della cura dei sintomi della malattia da reflusso. Ma un corretto stile di vita ed una sana alimentazione possono fungere da supporto ai farmaci, per migliorare lo stile di vita del paziente.



E‘ importante quindi seguire alcune semplici regole sia comportamentali che alimentari affinchè lo stile di vita sia migliorato:



-    Masticare lentamente per evitare l’introduzione di aria in eccesso preferendo bocconi piccoli in modo tale da favorire il passaggio di piccole quantità di cibo dall’esofago allo stomaco;

-   Fare pasti piccoli e frequenti in modo tale da favorire lo svuotamento gastrico di ridotte quantità di cibo;

-     Non bere quantità eccessive di liquidi durante l’assunzione del pasto;

-    Evitare di consumare pasti ricchi in cibi ad alto contenuto in grassi (cibi fritti, cibi già pronti, salse ad elevato contenuto di grassi);

-     Evitare il consumo di superalcolici;

-     Consumare cibi ad elevato contenuto di fibre (cereali integrali, verdura, frutta);

-     Prediligere le carni bianche o le carni rosse (taglio magro);

-     Consumare latte e yogurt parzialmente scremati, formaggi a stagionatura breve/media;

-     Evitare il consumo di pesci grassi (salmone, anguilla);

-     Prediligere come condimento l’uso dell’olio extravergine di oliva (a crudo).





Bibliografia:




-     Ü. Dağlı and İ. H. Kalkan – „The role of lifestyle changes in gastroesophageal reflux diseases treatment“ - Turk J Gastroenterol 2017; 28(Suppl 1): S33-S37