giovedì 4 agosto 2016

IL MICROBIOTA

 

Da microbiologa in passato mi sono sempre occupata di agenti patogeni (virus, parassiti, batteri..) in grado di provocare malattia nell’uomo. Da qualche tempo mi sto interessando all’altra faccia della medaglia e cioè di tutti quei microrganismi buoni (batteri, funghi…) che albergano nel nostro organismo in condizioni fisiologiche identificati con il termine microbiota. E’ doveroso per chiarezza fare un distinguo tra:

-          Microbiota (la flora batterica intestinale senza considerare la componente genetica)

-          Microbioma (tutti i microrganismi che vivono stabilmente in simbiosi con l’uomo e i loro geni).

L’organismo umano stabilisce con il microbiota intestinale una relazione simbiontica sia di commensalismo che di mutualismo dalla quale entrambi traggono beneficio. In condizioni fisiologiche il microbiota contribuisce a diversi eventi quali la digestione degli alimenti (assorbimento parziale dei prodotti derivanti dalla digestione dei macronutrienti), la modulazione del sistema immunitario, la protezione dall’attacco di agenti patogeni, la produzione di alcune vitamine, etc…
Negli ultimi anni è andato crescendo l’interesse verso le comunità microbiche presenti in maggior quantità nell’intestino (circa 150.000 specie batteriche, più di 100 diversi tipi di batteri tra i quali Lactobacillus spp, Bacteroides spp, Escherichia coli….) prevalentemente anaerobi ed in percentuale inferiore anaerobi facoltativi e aerobi. Ma inevitabilmente ci si pone un quesito:

In quale fase della vita dell’uomo avviene il primo contatto tra microbiota e organismo umano?

Sono diversi gli studi fatti in merito, dai quali è risultato che la prima colonizzazione microbica avviene ancor prima della nascita, già nel ventre materno (prima di tali studi era stato ritenuto completamente asettico), per poi proseguire con la formazione e lo sviluppo del microbiota durante l’allattamento al seno. Diversi studi incentrati sulle specie che costituiscono il microbiota hanno messo in evidenza che le diverse specie batteriche svolgono dei ruoli ben precisi per quanto riguarda la digestione degli alimenti (ad esempio Bacteroides spp. è deputato maggiormente all’assorbimento degli zuccheri) ed inoltre che in ogni fase della vita dell’uomo la flora microbica intestinale svolge un ruolo nello sviluppo di una condizione di sovrappeso e obesità a partire dall’età infantile per poi influenzare lo stato di salute nell’adulto. Purtroppo però il rapporto tra organismo umano e microbiota è minacciato ed alterato da numerose situazioni che creano la condizione conosciuta come disbiosi.

La disbiosi è una situazione di vero e proprio squilibrio a carico della flora microbica intestinale la cui comparsa è da attribuire a numerose e diversificate cause:

-          una dieta squilibrata,

-          un uso non corretto e protratto delle terapie antibiotiche,

-          fattori stressogeni, etc…

Vorrei focalizzare l’attenzione sulla prima di tali cause e cioè un’alimentazione quotidiana completamente scorretta dovuta alla predominanza nell’assunzione di alcuni macronutrienti (proteine, zuccheri semplici), di cibo denominato junk food (alimenti preconfezionati di scarso valore nutritivo ed elevato potere calorico) rispetto ad un’estrema carenza nella dieta di fibre alimentari. Questo completo squilibrio porta col passare degli anni ad alterazioni nella flora microbica intestinale con conseguenze che possono diventare anche molto gravi per la salute dell’uomo.

Rimane ancora controverso il fattore sul quale poter agire per contrastare lo sviluppo di tale condizione (genetica, dieta, stile di vita e ambiente) certo è a parer mio che il consumo quotidiano di pasti equilibrati dal punto di vista nutrizionale e di probiotici favorisce l’importante ruolo che il microbiota deve svolgere nel nostro organismo senza voler assolutamente trascurare l’estrema importanza che hanno tutti gli altri fattori.


Fonti:
-          Aagaard Kjersti M., et al. - The Placenta Harbors a Unique Microbiome - Sci Transl Med. 2014 May 21; 6(237): 237ra65. doi:10.1126/scitranslmed.3008599.
-          R. Agans et al. “Distal gut microbiota of adolescent children is different from that of adults,” FEMS Microbiology Ecology, vol. 77, no. 2, pp. 404–412, 2011.
-          Noce A. et al. – “Gut Microbioma Population: An Indicator Really Sensible to Any Change in Age, Diet, Metabolic Syndrome, and Life-Style” - Hindawi Publishing Corporation Mediators of Inflammation Volume 2014, Article ID 901308, 11pageshttp://dx.doi.org/10.1155/2014/901308
-          Almodovar M.A. – “Intestino, secondo cervello” – Antonio Vallardi Editore 2014.



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